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Vigilius Mountain Resort
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PROGETTISTA |
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DESCRIZIONE |
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Posizione & architettura |
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Il vigilius mountain resort si colloca a 1500 metri di altitudine sul leggendario Monte San Vigilio, la montagna di casa dell’abitato di Lana, a soli 8 chilometri da Merano. Da qui la vista è semplicemente fantastica, lo sguardo si riempie della meravigliosa Valle dell’Adige circondata da incantevoli montagne che lasciano intravedere sullo sfondo le maestose Dolomiti. Ed è proprio alla natura che si è ispirato lo stile architettonico del vigilius, un eccellente esempio di architettura contemporanea che predilige materiali come il legno, il vetro, la pietra naturale e l’argilla. E’ la natura a scandire il tempo e il ritmo della giornata.
Staccare la spina, lasciarsi la quotidianità alle spalle, ritrovare un nuovo benessere. Un concetto semplice ma profondo, per abbandonarsi alla natura e attingere nuove energie dal suo vigore. Arrivare al vigilius mountain resort è come raggiungere un'isola su una montagna. La vista a perdita d’occhio predispone la mente ad una nuova apertura, a una nuova percezione di sé, dimenticando a valle tutto il resto.
La totale assenza delle automobili aiuta a percepire la natura attraverso il sibilo del vento, unico rumore che a volte spezza il silenzio assoluto della montagna. Raggiungibile solamente a piedi o con la funivia, la seconda più antica d’Europa, il vigilius è forse un esempio unico nel suo genere.
Il vigilius mountain resort è una reinterpretazione del vecchio albergo costruito nel 1912. Data la precarietà della struttura precedente, nel 2000 si è optato per l’integrale smantellamento della vecchia costruzione lasciando il posto al nuovo resort. Architetto e committente hanno voluto un manufatto in legno che si fondesse con l’ambiente in una sorta di simbiosi totale fra natura e architettura.
Per realizzare il suo sogno, Ulrich Ladurner, carismatico imprenditore meranese, si è affidato a Matteo Thun, architetto di fama mondiale con radici altoatesine dallo stile aperto, innovativo e spiccatamente caratterizzato da un rispetto assoluto per la natura. Insieme sono riusciti a realizzare un punto di richiamo che attira persone da tutto il mondo.
Alloggiando al vigilius si riscoprono cose che sembravano dimenticate: una sensazione di magnificenza, la percezione dell’infinito e insieme di sicurezza e calore grazie ad elementi di cui inconsciamente si percepisce la solidità. Si potrebbe obiettare che in fondo basta andare in montagna e godere del paesaggio naturale, ma trovare un punto di riferimento in un manufatto di tale portata architettonica rende l’esperienza ancora più forte: percepire l’infinito senza avere la sensazione di perdersi.
Per Matteo Thun il vigilius mountain resort è un “salotto al di là della modernità“, una sorta di nascondiglio segreto, di casa sull’albero dell’infanzia. Come un gigantesco albero adagiato al suolo, la compatta struttura si fonde con lo scenario che la ospita. L’effetto viene accentuato dalla facciata in legno listellare ispirata alla corteccia degli alberi. Da questo riuscito connubio nasce il perfetto equilibrio fra natura e architettura, fra tradizione e modernità, fra calore e design, senza lasciare posto a imposizioni architettoniche sfacciate e in contrasto con la preesistenza.
Matteo Thun è riuscito a ridurre ad un minimo assoluto la differenza fra natura e architettura cercando il contatto con l’elemento naturale, creando una struttura che fosse testimone della sua filosofia e della sua esperienza.
Uno stile di vita naturale è una caratteristica peculiare al vigilius mountain resort. L’ambiente essenziale contribuisce a chiarire le proprie esigenze reali. Materiali naturali, quali il legno, l’argilla, il vetro, la pietra costituiscono gli interni. Locali ampi e spaziosi e vetrate panoramiche consentono allo sguardo di spaziare su boschi e monti, quasi un invito alla natura ad entrare. |
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Spazi |
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Accanto all’entrata del vigilius, sulla parte destra, si sviluppano i locali tecnici per la gestione dell’impianto di riscaldamento, le cucine e i magazzini. Sulla parte sinistra si staglia nel cielo il tetto a doppia falda del tratto che ospita il ristorante dell’albergo nonché la stube, aperti anche al pubblico esterno. Particolare per le sue travi storiche in legno massiccio, la Stube Ida è aperta anche agli ospiti di passaggio. La “casetta” vicino all’albergo invita a fare un viaggio nel tempo, un excursus nelle tradizioni locali e nella cucina tipica. Di moderno ci sono solo il bancone del bar e gli arredi esterni sulla terrazza che si apre sull’ingresso, dalla quale si gode un panorama mozzafiato sulle inconfondibili montagne dell’Alto Adige.
Dalla terrazza, attraverso la “Stube Ida”, si accede facilmente alla hall dell’hotel, quindi anche gli ospiti di passaggio possono farsi un’idea di ciò che rende tanto appetibile il soggiorno al vigilius.
Gli ospiti dell’albergo utilizzano l’ingresso principale. In questo vivace punto di contatto, ci si imbatte in un mix di stili più che riuscito: il pavimento in quarzite locale è sovrastato da un lampadario fatto con corna di renne canadesi; alle pareti comodi divani rivestiti in pelle di vacca, sullo sfondo bande in vetro opaco di colore arancio fanno solamente intuire la presenza della reception.
Varcata la porta in vetro che separa l’ingresso dall’area riservata agli ospiti, il legno di larice svolge egregiamente la sua funzione regalando quelle sensazioni olfattive che troppo spesso mancano anche negli hotel di lusso. La sua presenza massiccia su soffitti, pavimenti, pareti crea un’atmosfera molto particolare.
Al primo piano e nel tratto del piano terra su cui si aprono le camere, il larice naturale riveste i lunghi corridoi che ricalcano la morfologia lievemente ondulata della facciata e per le loro dimensioni somigliano più ad ampi saloni che a semplici corridoi d’albergo. Il legno ovviamente è protagonista anche nelle camere e nella spa diffondendovi calore e naturalezza.
Il pavimento del piano terra è in quarzite color grigio. Le pareti in argilla sono in colori caldi e pastosi. Una serie di pilastri bianchi si perde nella profondità del corridoio al piano terra. Sopra ognuno si ergono inedite sculture in legno realizzate dal giapponese Hideki Iinuma in omaggio alla femminilità. Da qui si apre la lounge con nicchie e rientranze dove i toni del legno si mescolano a quelli del rosso e del marrone delle sedute in pelle e dei colori caldi dei cuscini. La “piazza” è il cuore simbolico del resort. Più che una vera hall, è uno spazio che suggerisce l’atmosfera della classica piazza italiana, luogo di aggregazione che riflette uno stile di vita apprezzato in tutto il mondo. Con i cuscini in pelle, i gradini attorno al caminetto panoramico suggeriscono sedute informali.
Una vetrata a tutta altezza si affaccia sulla terrazza da cui godere del tramonto sui boschi di larici della Val d’Ultimo. Sul lato opposto invece c’è l’elegante biblioteca in cui oltre a numerose letture, sono a disposizione degli ospiti CD di musica e film classici in DVD.
Sulla sinistra della piazza si snoda il corridoio, pulito ed essenziale, sulla destra il tratto che porta alle stanze. Anche qui, come in tutti gli spazi del resort, si percepisce come tutto sia stato studiato per favorire il distacco dalle sollecitazioni sensoriali di ogni giorno.
L’essenzialità dei materiali, la luce indiretta, l’osmosi fra interni ed esterno attraverso le vetrate nelle stanze, i balconi con i brise soleil che evocano la morfologia del bosco. La visuale è sempre ampia sulle montagne e sui boschi. Aprendo le porte in vetro dei balconi, l’orecchio percepisce solo il sibilo del vento. In camera non c’è il televisore che ovviamente è disponibile su richiesta.
35 camere e sei suite sono orientate verso est o ovest, affacciate tutte all’esterno. Stando stesi a letto o nella vasca da bagno si gusta la vista sugli scenari circostanti. Arredi essenziali, una buona illuminazione, profusione di legno e una quinta in argilla pressata, che separa la zona notte dal bagno e funge da regolazione climatica in tutte le stagioni, sono gli elementi che contraddistinguono gli interni. Solo le suite con il soggiorno a parte, lasciano un po’ di spazio alla tradizione locale con un armadio o una cassapanca rustica.
Il corridoio inondato di sole collega il tratto delle camere alla spa. La vigilius mountain spa è concepita con la stessa attenzione e cura degli altri spazi dell’albergo.
Anche qui è il minimalismo a farla da padrone con colori caldi e materiali naturali; il camino accanto alla vasca dell’idromassaggio e l’acqua sorgiva scandiscono il ritmo della spa. Le enormi vetrate panoramiche danno la sensazione di essere immersi nella natura. Nell’acqua i confini tra realtà e illusione si confondono. Nel silenzio si è appagati dalla bellezza dell’ambiente.
Rientrando dalla terrazza panoramica, attraverso il ballatoio, passando davanti alla biblioteca, si raggiunge il Ristorante 1.500. Per la struttura interna è stato recuperato il legno di larice, vecchio di 300 anni, per gli arredi sono stati scelti eleganti tavoli e sedie. Il “1.500” è un ambiente curato ed elegante. Il suo nome ricorda la quota a cui si trova il resort.
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MATERIALI |
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legno, pietra, vetro, cemento Larice, pietra, vetro
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ECOSOSTENIBILITA' |
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Il vigilius mountain resort, è una “casa in legno moderna“ che riflette fin dal suo inizio un forte spirito ecologico. Lo si percepisce in ogni parte, dal rispetto dell’ambiente e della natura in cui il resort è inserito, al tipo di costruzione, il più vicino alla natura possibile, sfruttando al meglio le risorse presenti sul territorio.
“Eco“ e non “ego”: è questa la filosofia che ispira l’architetto Matteo Thun. Il luogo particolare, unico, in cui è inserito il vigilius mountain resort non poteva essere in nessun modo danneggiato da un’architettura poco attenta all’ambiente circostante. Nel vigilius mountain resort il confine tra natura e architettura è appena percettibile. Il paesaggio è il vero punto di partenza, non fa da semplice sfondo o da cornice. L’edificio realizzato in legno e vetro sembra un tronco d’albero adagiato sulla schiena della montagna. La scelta di materiali provenienti da risorse rinnovabili è il bene più prezioso e va assolutamente salvaguardato. Dalla funivia, difficilmente si distingue l’edificio dalla natura di cui esso è circondato. La facciata in legno e vetro dell’hotel si inserisce armoniosamente nel paesaggio costituito da boschi, montagne e piccole vallette. La parte visibile del vigilius è in legno di larice. L’intonaco in argilla, adottato sia per l’interno che per l’esterno, così come le pareti grezze in argilla battuta, donano all’architettura un aspetto artistico assolutamente personale e creano un’atmosfera particolare in cui la materialità naturale è in primo piano.
Negli interni dell’edificio il design Thun trova libera espressione con le sue linee e forme ben definite. L’idea è quella di una presentazione monolitica, quasi minimalista, evitando giochi di forme troppo cariche ed eccessive.
L’idea ecologica
Lasciando il vigilius mountain resort si può essere assaliti dal dubbio di aver vissuto solo un bellissimo sogno, di essere appena rientrati dall’”Isola che non c’è”. Ed è proprio questo che l’architetto Matteo Thun è riuscito a realizzare. Non vi sono strade che possano raggiungere l’hotel, quindi nessun rumore o gas di scarico: ad attendere l’ospite vi è l’abbraccio del silenzio e della natura incontaminata.
L’edificio in legno e vetro sembra un grande tronco steso ai piedi della montagna. Questo effetto viene sottolineato dalla facciata in legno caratterizzata da una struttura a listelli orizzontali. Il piano interrato è stato costruito rispettando i dettami tradizionali, mentre la parte sovrastante, libera, ovvero i due piani fuori terra, è in legno. Le vetrate in tutto il resort sono costituite esclusivamente da finestre a triplice finitura. Il tetto piano, a verde, è stato isolato in maniera altrettanto efficiente e progettato con un ulteriore strato di humus.
Grazie all’elevata qualità termica, tanto nell’involucro dell’edificio quanto in tutta la costruzione, il fabbisogno termico è molto ridotto, nonostante l’hotel si trovi in una zona esposta, siano presenti grandi superfici vetrate e siano necessarie temperature più elevate nella zona piscina e nella zona spa. In estate non vi è rischio di surriscaldamento in quanto si è pensato ad un’adeguata protezione solare (struttura in legno a listelli) e sono stati previsti accumulatori termici e varie possibilità di ventilazione. La costruzione assolutamente ermetica impedisce la formazione di correnti d’aria.
I materiali predominanti sono vetro di elevata qualità, lastre di quarzite, argilla battuta nonché legno di larice trattato artigianalmente a regola d’arte: all’esterno il materiale non trattato tende a un color grigio-argento a causa dell’azione degli agenti atmosferici, all’interno, dopo l’applicazione di uno strato di calce, uno d’olio e quindi uno di impregnante, presenta una colorazione naturale. Un impiego così massiccio del legno potrebbe conferire un aspetto piuttosto rustico all’ambiente, qui assolutamente evitato grazie alla semplicità e all’essenzialità di forme e linee. Il vigilius mountain resort non è solo il risultato di un attento progetto studiato nei minimi dettagli, esso è stato concepito con l’intento di sfruttare in modo intelligente le sue risorse e di realizzare un’opera destinata a durare nel tempo.
La sostenibilità secondo il concetto di energia passiva
Una cosa è stata messa in chiaro sin dall’inizio: per la produzione di calore non potevano essere utilizzati combustibili quali olio o gas, ma piuttosto la biomassa. I minuzzoli di legno vengono forniti direttamente dai contadini che, oltre ad assicurarsi un introito, tengono curato il bosco. L’ottimizzazione ed il controllo della combustione, uniti ad un filtraggio dei gas di scarico, consentono una produzione minima di emissioni nocive. Annualmente vengono bruciati da 1.200 sino a 1.400 metri cubi di cippato di legno, che corrispondono, a seconda della qualità dei trucioli, ad una quantità di olio combustibile pari a 120.000 - 140.000 litri: tradotto in denaro significa un risparmio di circa 65.000 Euro all’anno.
Per creare un maggiore senso di benessere all’interno dell’edificio, si è preferito il riscaldamento a pannelli radianti. Con questo tipo di impianto il calore viene diffuso nelle stanze attraverso pareti libere in argilla, mentre nel bagno il calore viene irradiato dal pavimento. Un sistema di ventilazione controllata nei locali assicura una qualità dell’aria eccellente.
L’impianto centrale dell’edificio consente di regolare e controllare tutte le funzioni attraverso un sistema di cavi BUS. In questo modo in qualsiasi momento allarmi, guasti o valori errati possono essere rilevati e corretti attraverso un sistema grafico gestito da un computer centralizzato.
Un progetto tendente ad un consumo energetico contenuto, improntato sulla posizione, costruzione e materialità, dovrebbe essere adottato su vasta scala nel settore della edilizia alberghiera e va considerato allo stesso tempo di avanguardia per l’architettura del XXI secolo, ove il fabbisogno ed il consumo energetico nella pianificazione e progettazione di edifici sono aspetti da non improvvisare, ma da prendere piuttosto sempre più in massima considerazione.
Riconoscimenti
Il vigilius mountain resort è stato più volte premiato quale esempio di turismo sostenibile particolarmente attento alle problematiche ambientali.
Nel 2005 l’associazione WWF Italia, tramite la giuria del “Panda d’oro” ha consegnato al vigilius mountain resort, design hotel a 5 stelle, il riconoscimento speciale “Amici del clima”. Nello stesso anno l’hotel è stato definito il primo, e fino allora anche l’unico, ad essere iscritto nella “Classe A - Casa clima” grazie agli elevati standard energetici registrati che consentono un fabbisogno energetico inferiore a 30 kwh/a/qm (chilowattora per metro quadrato all’anno) e all’adozione di impianti dotati di tecnologia innovativa.
Nel 2006 vigilius ha ricevuto l’ambito “Premio all’innovazione amica dell’ambiente” dalla principale associazione ambientalista italiana “Legambiente”. Nel 2009 “Eco Hotels of the world” ha assegnato al vigilius il massimo del punteggio, ovvero 5 stelle verdi.
Il vigilius mountain resort sta lavorando per ottenere la certificazione ambientale ISO 14001, che gli verrà conferita nell’estate 2010. Questo certificato attesta che il vigilius corrisponde ad elevati requisiti in fatto di tutela ambientale e potrà svolgere un ruolo di precursore nel settore alberghiero.
Sempre nel 2010, nel mese di giugno, vigilius otterrà il certificato “KlimaHotel”, un marchio nato nel 2009 e che fissa precisi criteri in termini di qualità che non si limitano al mero consumo energetico, ma che riguardano l’intera attività alberghiera. Questo nuovo riconoscimento è garanzia di una gestione nel rispetto ambientale e del clima. Fin dalla sua apertura, il vigilius mountain resort ha considerato questo non solo una semplice promessa, ma un vero e proprio impegno. |
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Edifici termali, spa
Edifici per viaggi e turismo
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Accessoria |
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ARCHITETTURA | Edifici per attivita' culturali
Biblioteche e mediateche
Sale conferenze
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2004 |
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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI |
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Matteo Thun, "Holz in Architektur, Interior- und Produkt- design - Hommage an einen Baustoff/Il legno nell'architettura, allestimenti d'interni e design industriale. Omaggio a un materiale", Detail 10/2010 [Costruire con il legno/Bauen mit Holz], pp. 984-985 (982-988) |
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AGGIUNTE E DIGRESSIONI |
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Vigilius Mountain Resort Matteo Thun |
On your return, as if from never-never land, you might be assailed by doubts that you dreamt it all up. And in fact, there’s no road to it. Its link with the rest of the world is a cableways.
The building itself seems the stuff of dreams – a gigantic tree trunk lying on the ground, surrounded by nothing. Just forests and flowers and the rarefied air and absolute silence you get at 1,500 meters above sea level. A secret lair camouflaged by the landscape, a bit like a children’s tree-house. A wood and glass construction straggling a crest of the mountain-side in South Tyrol, above the city of Merano, the Hotel Vigilius is an adult, indeed a super-sophisticated, version of an infant hideaway. In this case though, the retreat from reality consists of 41 spacious, wood panelled rooms with heated stone walls and panoramic windows, a restaurant built using centuries-old wood painstakingly recovered from an ancient farm building, and a swimming pool with an enormous window looking out across the valley far below. Fire and water are everywhere: fireplaces indoors and out, a mountain stream channelled along the rooftop, fountains and hydrotherapy baths. This surreal tree trunk lies on a north-south axis, so all the rooms have the colours of either dawn or sunset to transform them into theatres of light. During the day, guests can enjoy regenerative spa and therapeutic water treatment at San Vigilio or choose from various sports activities.
Everything here revolves around nature and everything is landscape. From the outside, you hardly notice the hotel, and when you’re inside, you see so much you could be outside. Put in another way, it’s not like looking at a postcard, it’s as if you were in the postcard. San Vigilio is the sort of place you have to deserve, a place on which to meditate. And from which you come home regenerated, as if after a long and very sweet dream. |
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COMMITTENTE |
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DATI DIMENSIONALI |
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Numero |
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35 camere (mq. 36 cad.) 6 suites (mq. 72 cad.) |
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Superficie |
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totale mq. 14.000 Hotel mq. 11.500 interrata mq. 3.500
struttura in legno Piano terra e primo piano) mq. 4.200 struttura in cemento (piano interrato/zona cantina) mq. 4.400
spa mq. 1.200 |
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Lunghezza |
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Larghezza |
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Volumetria |
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Dimensioni |
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piscina spa ml 14 x 4
"paradise garden" ml. 20 x 12
lastrico solare ml. 12 x 20 |
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Quote |
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ml. 1.500 sul livello del mare |
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STAFF |
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Interni |
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Interventi artistici |
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Hideki Iinuma (sculture in legno) |
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CREDITS |
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Testi e immagini gentilmente concessi da Vigilius Mountain Resort | Communication Plus Disegni gentilmente concessi da Matteo Thun & Partners
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