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  COME VEDERE L'ARCHITETTURA CONTEMPORANEA HOW TO SEE CONTEMPORARY ARCHITECTURE
COME VEDERE L'ARCHITETTURA CONTEMPORANEA HOW TO SEE CONTEMPORARY ARCHITECTURE
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OPERA
 
 
Sensing the Waves
Ampliamento del Museo Luigi Pecci
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PROGETTISTA
 
 
NIO architecten
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DESCRIZIONE
 
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Sensing the Waves, NIO architecten, Maurice Nio, Joan Almekinders, Museo Pecci, Prato, TuscanyNel 1988 nasceva a Prato il primo centro dedicato all’arte contemporanea in Italia. Voluto dall’imprenditore Enrico Pecci e donato alla città in memoria del figlio Luigi, il Centro fu costituito con il supporto di numerosi soci fondatori, tra i quali il Comune di Prato, l’Unione industriali, la Cassa di Risparmio di Prato e una fitta schiera di privati cittadini, raro esempio italiano di collaborazione tra enti pubblici e mecenati privati. La sua missione è stata quella di promuovere la sensibilità verso l’arte emergente — nazionale e internazionale — attraverso programmi di mostre temporanee, attività didattiche, di documentazione e informazione, spettacoli ed eventi multimediali. Il Centro Pecci vanta una collezione unica in Italia con oltre 1.000 opere dei principali artisti internazionali: da Anish Kapoor a Jan Fabre, da Jannis Kounellis a Sol LeWitt, così come dei grandi italiani del secolo scorso, come Mario Merz o Michelangelo Pistoletto. La collezione è stata purtroppo per lungo tempo sacrificata nei magazzini per la mancanza di spazi espositivi.

Sensing the Waves, NIO architecten, Maurice Nio, Joan Almekinders, Museo Pecci, Prato, TuscanyPer garantire la giusta valorizzazione di questo patrimonio, all’inizio degli anni Duemila il Centro Pecci ha deciso di raddoppiare la superficie espositiva e, allo stesso tempo, di ristrutturare l’edificio originario di Gamberini, che ormai presentava alcuni aspetti critici e obsoleti. I lavori di ampliamento, sostenuti dal Comune di Prato e dalla Regione Toscana attraverso i Fondi Europei, sono iniziati nel 2006 e sono stati incentrati sulla costruzione di una nuova ala dal forte impatto architettonico, collegata alla sede originaria, di cui nel frattempo sono stati riqualificati e potenziati funzioni e servizi. L’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi in Italia ha supportato la nascita del nuovo edificio.

ll complesso, a conclusione dei lavori, si estenderà su una superficie di quasi 10.000 metri quadrati, e oltre agli spazi espositivi ospiterà un archivio e una biblioteca specializzata, che conta un patrimonio di oltre 50.000 volumi, un teatro all’aperto da 1.000 posti, un cinema/auditorium da 140 posti, uno spazio performativo da 400, un bookshop, un pub/bistrot e un ristorante, oltre a laboratori e varie sale d’incontro.

E così oggi, dopo quasi trent’anni di attività, il Centro Pecci raddoppia. In due sensi: amplia la propria sede e il programma culturale. Due iniziative profondamente legate fra loro perché nate da un comune obiettivo: dotare il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato di una nuova energia culturale, capace di esprimersi sia attraverso i contenuti espositivi sia attraverso gli spazi costruiti. Un’energia chiamata a penetrare e a coinvolgere il territorio attraverso una nuova architettura, voluta e concepita per dare nuove funzionalità alla struttura preesistente, per raddoppiarne la superficie, per stabilire nuove relazioni fra il museo e la città, fra l’arte e il territorio regionale.

L’ampliamento è firmato da Maurice Nio — l’architetto olandese fondatore dello studio
 di Rotterdam NIO architecten — uno dei più originali interpreti della cultura architettonica del nostro tempo. Commissionato dalla famiglia Pecci nel 2006, il progetto è animato dalla volontà di far proprio il nuovo programma culturale del museo. La raccolta delle opere — costantemente in fieri e orientata negli ultimi anni a privilegiare anche la produzione artistica italiana e regionale — ha sollecitato l’urgenza di nuovi ambienti, destinati a ospitare stabilmente il ricco patrimonio della collezione.

Il progetto di Nio mira a favorire la permeabilità fra il Centro e il suo territorio. L’edificio esistente viene integralmente conservato e lasciato intatto in tutti i suoi aspetti. A esso si accosta, in forma di anello, un nuovo volume che, riprendendo il disegno dell’originario parco circostante, si orienta verso la dimensione pubblica. Grazie alla nuova entrata, al bookshop e al ristorante situati all’interno di un corpo trasparente al piano terra, il Centro si rivolge all’esterno, sollecita curiosità, invita all’interazione, si apre alla città, mediato da un giardino sperimentale e da una ampia piazza. Il punto più alto del complesso espositivo è raggiunto da un elemento simile a un’antenna capace, da un lato, di rappresentare la volontà di captare le nuove forme di creatività vive nel territorio, dall’altro di denunciare la presenza importante di un luogo deputato alla loro promozione, di immediata visibilità sia per chi proviene dall’autostrada sia per chi arriva a piedi dalla città.

Fin dalla prima formulazione del progetto, Maurice Nio ha scelto per il nuovo edificio un titolo dal forte sapore evocativo: Sensing the Waves, suggerendo la sua funzione di recettore (e magari anche di trasmettitore) capace di captare e divulgare le vibrazioni del tempo presente.

Sotto l’antenna, una nuova mappa di funzioni e di percorsi lega l’originario edificio di
 Italo Gamberini a quello di Maurice Nio. Il progetto dell’olandese poggia su un sistematico ripensamento delle funzionalità espositive che si manifestano all’esterno attraverso la realizzazione di un oggetto ambiguo, inaspettato, inusuale che si offre a molteplici chiavi di lettura. Un linguaggio sottile e ragionato che sembra guardare al di là della consueta realizzazione, in ambito internazionale, di centri d’arte come grandi icone urbane. Confermando l’attenzione verso la scena internazionale e consolidando il proprio legame con il territorio, il Centro Pecci assume da oggi un ulteriore importante obiettivo con cui affrontare i prossimi decenni.
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Sensing the Waves, NIO architecten, Maurice Nio, Joan Almekinders, Museo Pecci, Prato, Tuscany
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VIDEO
 
 

3 things about the new Centro Pecci | Maurice Nio from CCT-SeeCity on Vimeo.

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MATERIALI
 
rame, vetro
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LOCALIZZAZIONE
 
Continente
Europa
Nazione
Italia
Regione
Toscana
Provincia
Prato
Città
Prato
Indirizzo
Viale della Repubblica, 277
 
 
Telefono
+39.0574.5317
Sito web
E-mail
info@centropecci.it
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MAPPA
 
 
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TIPOLOGIA
 
Principale
ARCHITETTURA
Edifici per attivita' culturali
Gallerie d'arte e spazi espositivi
Musei ed edifici per esposizioni
Musei d'arte
Interventi su edifici esistenti
Ampliamento, sopraelevazione
Accessoria
ARCHITETTURA
Edifici per attivita' culturali
Biblioteche e mediateche
Edifici commerciali
Negozi
Bar, caffetterie
Edifici per attività ricreative
Teatri
Cinema
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CRONOLOGIA
 
Progetto
2006    
Realizzazione
2010 - 2016
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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
 
 
Daria Ricchi, "Sensing the waves", A10 new European architecture 18, november-december 2007, "On the spot" p. 6
Elena Tomei, "Sensore dei flussi / In Prato", L'Arca 229, ottobre/octobre 2007, "L'Arca2" p. 92
Paolo Rinaldi, "Il Centro Pecci raddoppia / The Pecci Center doubles-up", OF Arch 98, ottobre/october 2007, "Work in progress" pp. 38-39
"Maurice Nio amplia il Pecci a Prato", Il giornale dell'architettura 52, giugno 2007, "Musei" p. 23
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AGGIUNTE E DIGRESSIONI
 
 
Irene Grandi, "I passi dell’amore" (A. Filippelli, A. Di Martino, I. Grandi), in Grandissimo, Vevo, 2019
Maurice Nio, Sensing the Waves, Irene Grandi, I passi dell'amore, Centro Pecci, Prato, Grandissimo
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COMMITTENTE
 
 
Elena Pecci
Comune di Prato
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IMPORTO
 
 
€ 14,400,000
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DATI
DIMENSIONALI
 
Superficie
totale mq. 7.815

primo piano mq. 1.820
piano terreno mq. 825
piano seminterrato mq. 5.170
Capienza
anfiteatro 1.000 posti
auditorium 140 posti
spazio performance 400 posti
Consistenza
Biblioteca 50.000 volumi
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STRUTTURISTA
 
 
Ingenieursbureau Zonneveld
Iacopo Ceramelli, Alberto Antonelli, Daniele Storai
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STAFF
 
Gruppo di progettazione
Joan Almekinders, Emanuela Guerrucci, Maurice Nio, Giuseppe Vultaggio
Direzione artistica
Maurice Nio
NIO architecten
Architetto locale
Luca Rimatori
Architettura del paesaggio
Luca Piantini, Michele Faranda
Impianti meccanici
Dante Di Carlo
Impianti elettrici
Maurizio Mazzanti
CMA
Geologo
Deborah Bresci (2007 / 2011)
Damiano Franzoni (2012 / 2016)
Illuminotecnica
Bernardo D’Ippolito
Kino Workshop
Acustica
Pietro Danesi
Progetto di ristrutturazione
Antonio Silvestri [Edificio "Gamberini"]
Direzione lavori
Paolo Bartalini (2007 / 2012)
Antonella Cacciato (2012)
Massimo Lastrucci (2013 / 2016)
Consulente strutturale
Andrea Vignoli, Claudio Consorti (direttori operativi)
Prevenzione incendi
Dante Di Carlo
Coordinamento sicurezza
Paola Falaschi
Collaudo
Massimo Perri
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ANNOTAZIONI
 
 


Schede su Centro Pecci | Prato
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CREDITS
 
 
Photos © Lineashow, Ivan D’Alì, Mario Gianni
Text edited by Centro Pecci Prato
Courtesy of Centro Pecci Prato

Sensing the Waves, NIO architecten, Maurice Nio, Joan Almekinders, Museo Pecci, Prato, Tuscany



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