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| LA SHENZHEN STOCK EXCHANGE DI OMA ARRIVA ALLA COPERTURA
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30 giugno 2010
 La Shenzhen Stock Exchange (SSE) - progettata da OMA come nuova sede dell'equivalente cinese del NASDAQ per le industrie hi-tech - è arrivata all'altezza finale di 246 metri. L'edificio è notevole non soltanto per la sua altezza: con un podio sospeso a 36 metri sopra una piazza pubblica ed un'aggetto di 54 metri dalla base della torre, la Shenzhen Stock Exchange è una delle più grandi travi a sbalzo del mondo.
I funzionari della SSE, Xu Qin con Lu Ruifeng e Chen Yingchun, rispettivamente sindaco e vice-sindaci di Shenzhen, si sono incontrati con l'architetto Rem Koolhaas di OMA, vincitore del Premio Pritzker, nel corso della cerimonia del 26 giugno, svoltasi direttamente nel cantiere. Koolhaas ha commentato: "Siamo molto felici e onorati per avere l'opportunità di creare qui un edificio che può essere tenue e sconcertante allo stesso tempo".
 Sulla torre di 46 piani è già iniziata la realizzazione delle facciate; la fine dei lavori è prevista per l'agosto 2011.
Posto accanto agli uffici governativi della città e di fronte alla Shennan Road, l'arteria principale della città, lo Shenzhen Stock Exchange è progettato come un centro finanziario dotato di un significato civico. Il podio sollevato non è finalizzato soltanto a sovvertire la tradizione che in architettura vuole il basamento dell'edificio necessariamente collegato al terreno; esso serve anche a creare una suggestiva piazza pubblica liberando lo spazio intorno alla torre. Il podio galleggiante di tre piani è costruito con 27.000 tonnellate di acciaio ed un'unica trave di collegamento al traliccio di sostegno, del peso di 172 tonnellate.
OMA sovrintende questo particolareggiato progetto, dotato di una struttura estremamente ambiziosa, lavorando in sintonia con il cliente in un ufficio allestito direttamente sul cantiere: una pratica non consueta per gli architetti stranieri che lavorano in Cina. Il team locale di OMA è guidato da Michael Kokora e la gestione generale del progetto è di David Gianotten.
Ricerche dal database di Architectour.net
Credits
Testi e immagini gentilmente concessi da OMA Office for Metropolitan Architecture
Traduzione in italiano a cura di Architectour.net
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