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BIOGRAPHICAL NOTES |
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Artist Olafur Eliasson (Iceland/Denmark), born in 1967, works in a wide range of media, including installation, painting, sculpture, photography, and film. Since 1997, his solo shows have appeared in major museums around the world.
As part of his practice, he engages with arts education, policy-making, and issues of sustainability and climate change.
Eliasson’s architectural projects include the Serpentine Gallery Pavilion 2007, designed together with Kjetil Thorsen; Your rainbow panorama, a 150-metre circular, coloured-glass walkway situated on top of ARoS Aarhus Art Museum, Denmark (2006–11); and Harpa Reykjavik Concert Hall and Conference Centre (2005– 11), which won the Mies van der Rohe Award in 2013 and for which Eliasson created the facades in collaboration with Henning Larsen Architects. |
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AWARDS |
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Eugene McDermott Award in the Arts at MIT Massachusetts Institute of Technology |
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BUILDINGS |
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EXHIBITIONS |
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E luce fu. Giacomo Balla, Lucio Fontana, Olafur Eliasson, Renato Leotta, Cuneo (Italy), Complesso Monumentale di San Francesco, 24 october 2020 / 14 february 2021
Ne la profonda e chiara sussistenza de l’alto lume parvermi tre giri
di tre colori e d’una contenenza
Dante Alighieri, Divina Commedia, Paradiso, Canto XXXIII
 Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e la Fondazione CRC presentano E luce fu, mostra che raccoglie quattro importanti opere incentrate sulla luce realizzate da Giacomo Balla, Olafur Eliasson, Lucio Fontana e Renato Leotta, appartenenti alle Collezioni del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. Allestita presso il Complesso Monumentale di San Francesco a Cuneo, la mostra è parte del progetto di collaborazione volto a promuovere nel territorio cuneese la conoscenza di lavori di artisti di fama internazionale presentati dal Museo.
La mostra è a cura di Carolyn Christov-Bakargiev e Marcella Beccaria, con la consulenza curatoriale di Marianna Vecellio per il progetto di Renato Leotta.
Lo spazio dell’abside è animato dai giochi di luci e ombre di The sun has no money (Il sole non ha soldi), 2008, di Olafur Eliasson (Copenaghen, 1967), artista che pone al centro della propria ricerca la soggettività di ciascuno dei visitatori e che sin dall’inizio del suo percorso indaga la luce quale tematica cruciale nell’ambito della conoscenza del reale. Eliasson si riferisce spesso ai suoi lavori come a “macchine”, intendendo che la vera opera d’arte è il prodotto dell’incontro tra gli oggetti fisicamente disposti nello spazio e l’unicità degli individui che li percepiscono. Nel caso dell’installazione in mostra, Eliasson utilizza due fari da teatro, puntandone i potenti fasci luminosi su due strutture fatte da anelli concentrici in materiale acrilico. Appesi al soffitto e azionati meccanicamente, gli anelli proiettano nello spazio espositivo molteplici ombre, producendo cerchi di luce colorata che disegnano forme inedite lungo le pareti dello spazio. L’effetto ottenuto rende l’ambiente avvolgente e lievemente ipnotico, trasformandolo in un luogo dove anche il trascorrere del tempo e la sua percezione diventano oggetto di numerose riflessioni riguardanti la luce e i suoi effetti. Come nel caso di tutte le sue opere, anche in The sun has no money Eliasson lascia visibili gli elementi meccanici ed elettrici che compongono l’installazione, invitando i visitatori a interrogarsi sulle modalità della percezione così ottenuta. L’opera, in comodato al Museo da Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, è stata realizzata dall’artista per il Castello di Rivoli, in occasione della mostra 50 lune di Saturno, organizzata nel 2008. |
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Symbiotic seeing, Zürich (Switzerland), Kunsthaus Zürich, 16 january / 22 march 2020
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O V/nosso futuro é agora / Y/our future is now, Porto (Portugal), Fundação de Serralves / The Serralves Museum of Contemporary Art, 31 july 2019 / 14 june 2020 |
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Olafur Eliasson: The cubic structural evolution project, London, Tate Modern, Turbine Hall, 26 july / 18 august 2019 |
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London, Tate Modern, Turbine Hall, 11 july / 5 january 2020 |
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