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  COME VEDERE L'ARCHITETTURA CONTEMPORANEA HOW TO SEE CONTEMPORARY ARCHITECTURE
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Piero Bottoni
Piero Bottoni
* Milano, Italia, 11 Luglio 1903
+ Milano, Italia, 9 Aprile 1973
nazionalità: italiana
Archivio Piero Bottoni
Politecnico di Milano - Dipartimento di Progettazione dell'Architettura
Via Durando, 38/a
20158 Milano - Italia
Tel: +39.02.23995827 - Fax: +39.02.23995801
http://bottoni.dpa.polimi.it/
archivio.bottoni@biblio.polimi.it
NOTE BIOGRAFICHE
 
 
Piero Bottoni nasce nel 1903 a Milano dove si laurea in architettura nel 1926. Di formazione complessa (Brera e Politecnico), coltiva vasti interessi progettuali - architettura, urbanistica, restauro, allestimento, design e arredamento - in un intenso rapporto con le altre arti.
È tra i protagonisti del Razionalismo, come della sua revisione critica. Dal 1929 al 1949 è delegato italiano ai Congressi Internazionali di Architettura Moderna; nel 1933 prende parte alla redazione della Carta di Atene, il manifesto dell'urbanistica razionalista. Nello stesso anno è tra i promotori della rivista "Quadrante".
Dopo la guerra è membro della direzione di "Metron" ed è tra i fondatori del Movimento Studi Architettura. Dal 1949 al 1956 fa parte del comitato direttivo di "Urbanistica". Nel 1945-46 è consultore nazionale della Camera dei deputati e dal 1956 al 1964 consigliere comunale a Milano.
Già assistente di Giovanni Muzio al Politecnico di Milano - da cui era stato allontanato per motivi politici nel 1927 e nel 1937 -, solo nel 1951 può tenervi un corso di Urbanistica come libero docente. Vi tornerà nel 1964 come incaricato di Allestimento e museografia. Nel frattempo, dal 1954 al 1965, insegna Tecnica urbanistica alla facoltà di Ingegneria di Trieste. Dal 1967 è ordinario di Urbanistica al Politecnico di Milano fino al 1971, quando viene sospeso, con tutto il Consiglio della facoltà di Architettura, dal ministro Misasi, contrario alla sperimentazione didattica.
Oltre a molti arredamenti e oggetti di design, realizza importanti architetture, prima del 1945, a Milano, Livorno, Reggio E., Imola, Napoli, Bologna, Lecco, Massa e Valera Fratta e, dopo la guerra, a Milano, Sesto Calende, Storo, Ferrara, Bologna, Capri e Sesto S. Giovanni.
Tra le due guerre partecipa a numerosi concorsi di urbanistica e disegno urbano riguardanti Genova, Verona, Milano, Piacenza, Como, Bologna e Roma. È tra gli autori di due piani che hanno segnato la storia dell'urbanistica italiana: il Piano della Valle d'Aosta, promosso da Adriano Olivetti nel 1936, e il Piano A.R. (Architetti Riuniti). del 1944-45.
Nel dopoguerra, come Commissario Straordinario della Triennale, promuove e progetta il Quartiere sperimentale QT8. Altri progetti urbanistici interessano, oltre a Milano, Vignola, Pavullo nel Frignano, Modena, Mantova, Senigallia, S. Gimignano, Sesto S. Giovanni, Brescia, Siena, Breuil, Ferrara, Marina di Pisa, Verbania e San Remo.
Muore nel 1973 senza aver potuto riprendere l'insegnamento.

Testo a cura dell'Archivio Piero Bottoni - DPA - Politecnico di Milano
OPERE
 
1936 - 1938
Italia » Imola
1936 - 1937
Italia » Livorno
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BIBLIOGRAFIA
 
SCRITTI DELL'AUTORE
Graziella Tonon (ed.), Piero Bottoni, Una nuova antichissima bellezza. Scritti editi e inediti 1927-1973, Laterza, Roma-Bari 1995
Piero Bottoni (ed.), Antologia di edifici moderni in Milano, Editoriale Domus, Milano 1954
SCRITTI SULL'AUTORE
Piero Bottoni Giancarlo Consonni Graziella TononGiancarlo Consonni, Graziella Tonon, Piero Bottoni, Electa Mondadori, "La Scuola di Milano/The School of Milan", Milano 2010
Giancarlo Consonni, Lodovico Meneghetti, Graziella Tonon (ed.), Piero Bottoni. Opera completa, Gruppo Editoriale Fabbri, Milano 1990
review: Maria Garbari Clauser, Domus 729, luglio-agosto/july-august 1991, "Libri/Books" p. XIII
"Piero Bottoni. Quarant'anni di battaglie per l'architettura", Controspazio 5, ottobre 1973, pp. 22-23
Gianni Mezzanotte, "Una medaglia a Bottoni e a De Carlo", Casabella 320, dicembre 1967, "Cronache" p. 64
 
 
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